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Enrico Luceri: «Nei miei romanzi le critiche diventano il movente di un assassino.»

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La linea retta sarà anche il percorso più breve per collegare due punti ma, a volte, nasconde piccole imprecisioni, invisibili incurvature che rischiano di renderla non così facile da percorrere.

Linea retta è anche il nuovo romanzo di Enrico Luceri pubblicato come numero 3200 dei Gialli Mondadori, la storica collana che ha reso quel colore il simbolo del thriller (e se ci chiamiamo Giallorama, una ragione ci sarà).

L’autore (vincitore nel 2008 del Premio Tedeschi) ci parla di questa nuova indagine del commissario Buonocore e, nella tradizione delle nostre videointerviste, abbiamo deciso di non fargli seguire una linea retta ma di raccontarci una storia che parte dai thriller italiani anni Settanta per finire al Giallo moderno e sconfinare nel futuro.

Tra le opere di Enrico Luceri ricordiamo Il mio volto è uno specchio (Giallo Mondadori, 2008), Buio come una cantina chiusa (Giallo Mondadori, 2013), Le colpe dei figli (Giallo Mondadori, 2015), Solo dopo il crepuscolo (scritto con Sabina Marchesi, Damster, 2016), La voce del buio (scritto con Antonio Tentori, Mondoscrittura, 2017), Giallo pulp (scritto con Luigi Cozzi, Profondo Rosso, 2018), Le notti della luna
rossa (Giallo Mondadori, 2019), Gli archivi segreti della sezione M (una serie di racconti scritti insieme a Giulio Leoni e Massimo Pietroselli, TEA, dal 2019).