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I misteri di Maremma in libreria

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Il lavoro prima e i miei thriller poi mi hanno portato spesso lontano dalla Maremma (sono nato a Manciano e vivo a Grosseto), facendomi conoscere luoghi bellissimi e incontrare tante persone interessanti, con alcune delle quali ho anche stretto legami di profonda amicizia.

Dopo ogni viaggio sono tornato arricchito dalla nuova esperienza ma, al contempo, ancora più consapevole dell’amore che provavo e provo per il mio luogo di origine.

Un amore che, assieme agli altri otto artisti che compongono la squadra e a tutti coloro che ci hanno affiancato e supportato, abbiamo voluto testimoniare dando vita al progetto Misteri di Maremma: una raccolta edita da Effigi che comprende sei racconti ambientati in zone diverse di questo lembo di terra del sud della Toscana.

Sono infatti legati alla Maremma tutti coloro che hanno reso possibile la realizzazione del libro: il sottoscritto che ha ideato e curato l’opera, le cinque autrici e l’autore che hanno scritto le storie, l’illustratore, l’appassionato di fotografia e la casa editrice. Lo sono anche i venticinque soggetti pubblici e privati che hanno patrocinato e sostenuto l’iniziativa sin dall’inizio, nonché gli enti, le associazioni e i club che l’hanno patrocinata successivamente, gli attori e le attrici che stanno impreziosendo i singoli eventi con magistrali interpretazioni di brani e l’Associazione Antiviolenza Olympia de Gouges di Grosseto, alla quale sarà devoluto il ricavato dell’opera, al netto delle spese di edizione e distribuzione.

“Misteri di Maremma”, come detto, non è solo un libro, bensì un progetto corale con un fine benefico, che auspichiamo possa approdare in futuro sul palcoscenico teatrale grazie al bravissimo attore e regista grossetano Giacomo Moscato.

Un omaggio alla Maremma, terra ricca di storia, di cultura, di scorci e di località da sogno, di rilevanti tradizioni enogastronomiche, ma anche di fatti leggendari e di arcani misteri.

Tra questi, le cinque autrici e l’autore già conosciuti in campo letterario, hanno scelto quelli che sentivano più vicini al loro vissuto e li hanno rappresentati in modo sostanzialmente diverso per stile di scrittura, periodo storico e ambientazione.

L’originale copertina del libro, opera del noto illustratore grossetano Carlo Rispoli, raffigura un labirinto al cui interno sono posizionati i monumenti che caratterizzano i sette comuni nei quali le sei storie sono principalmente ambientate. Lo stesso artista ha pure realizzato una stupenda sotto copertina di straordinario impatto visivo per ognuno dei racconti.

Giuseppe Guerrini ha altresì arricchito ogni storia con due scatti in bianco e nero di rara bellezza e di grande effetto, dai quali traspare la sua innata capacità di dare a ogni inquadratura un taglio personalissimo e di cogliere l’attimo e l’angolazione ideale.

La sequenza dei racconti prende il via con gli eventi reali e fantastici, l’avventura, il mistero e la nostalgia che s’intersecano nella storia raccontata da Carlotta Fruttero, i cui protagonisti – Nebbia, il cane e la bambina – si muovono tra Tirli, Castiglione della Pescaia e la famosa Cala Violina, situata nel comune di Scarlino. 

Roberta Pieraccioli ci conduce poi a Castel di Pietra, nei pressi di Gavorrano, nonché a Massa Marittima e Prata, sulle tracce della Pia dantesca e, prendendo spunto dalle sue vicissitudini tragiche e sfortunate, le intreccia con l’esistenza di una sua giovane omonima dei nostri tempi. 

A seguire, Silvia Meconcelli ci proietta in una storia di ville abbandonate e antichi cimiteri nella città di Grosseto, di anime smarrite e di straziante analisi interiore. Una narrazione fatta di dolore, ricerca e liberazione. 

Francesca Lotti ambienta invece il suo testo a Manciano e nel comprensorio circostante. Il tema del tradimento è il filo conduttore delle quattro vicende che compongono il racconto e che si svolgono in epoche differenti, ripercorrendo la storia di un ponte maledetto e di una collina che, secondo le leggende popolari, furono teatro di battaglie senza tempo.

Costanza Ghezzi ci trasporta quindi sulle coste dell’Argentario, nel 1600, incrociando una storia d’amore di altri tempi con le feroci battaglie marinare contro i corsari saraceni, che alimentarono molte appassionanti leggende, ancora vive nella memoria e nelle tradizioni degli abitanti del Promontorio maremmano.

Il racconto di David Berti, che chiude l’opera, è incentrato sulla figura di un uomo misterioso che, da umile barrocciaio, divenne leader carismatico, attirando intorno a sé, sulle pendici del Monte Amiata, folle di persone. Una storia, quella del Profeta dell’Amiata David Lazzaretti, che ancora oggi richiama moltitudini di visitatori sul Monte Labbro, desiderosi d’immergersi nella estatica atmosfera di quella che fu la Nuova Sion.

Dunque, per concludere, sei racconti che, lungi dall’esaurire l’enorme patrimonio di leggende e misteri della Maremma, oltre a mantenere viva la memoria su vicende trasmesse talora esclusivamente per via orale, ci auguriamo possano stimolare la fantasia e l’immaginazione dei lettori e indurli a visitare o a riscoprire suggestivi angoli del nostro territorio. 

 

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