Per la terza volta torno a leggere questo duo, composto da un’autrice e la sua editor, che nuovamente si sono cimentate in un thriller psicologico. Sto parlando de Le amiche che volevi, scritto da Sarah Pekkanen e Green Hendricks (Piemme edizioni).
Una coppia di scrittrici che sa creare colpi di scena brillanti e una serie di personaggi femminili costruiti alla perfezione. (Marie Claire)
Siamo a New York e Shay si sente sola, anzi lo è proprio. Senza lavoro, con un amore non corrisposto e la necessità di cambiare anche abitazione, è proprio in crisi. L’incontro con le affascinanti sorelle Moore sembra dare una scossa alla sua vita, ma sarà poi in positivo?
Non posso raccontare nulla della trama in quanto il rischio spoiler è fortissimo, ho adorato però come le autrici abbiano trattato il tema dell’amicizia in un contesto che rientra pienamente nel thriller. Si parla quindi di lealtà, ma anche di adorazione e di ossessione.
Shay a prima vista è una vittima della società: non riesce a restare a galla in questo mondo così veloce e che pretende tanto. Di contro Cassandra e Jean Moore sono bellissime, potenti, brillano e la loro luce si riversa su chi sta loro attorno. Ma tutte nascondono lati non proprio luminosi e questo libro pone l’accento anche su questo, sull’apparenza che spesso inganna.
La trama è articolata su più punti di vista, anche se prevale quello di Shay che è l’unico scritto in prima persona. Questa alternanza può forse destabilizzare in una prima battuta, ma è eccezionale per creare la suspense. I capitoli brevi aiutano molto in questo, oltre che per la scorrevolezza.
I colpi di scena di susseguono e durante la lettura ho avuto l’impressione di essere in apnea, le autrici sono riuscite a inchiodarmi alla storia che si dipana capitolo dopo capitolo in un crescendo di tensione.
Il punto di forza maggiore, però, è dato dal finale che lascia a bocca aperta. Io non avevo capito l’ultimo colpo di scena, anche se gli indizi c’erano tutti. Ho proprio apprezzato come si conclude la storia.
Una particolarità è data dal fatto che quasi tutti i personaggi siano donne. I pochi uomini servono da contorno, è sicuramente un libro con un’impronta femminile forte, come per sdoganare questo genere che spesso inverte il potere.
Un thriller psicologico, che va a scandagliare l’animo umano, a toccare le corde che la solitudine a volte fa tendere, che mantiene la suspense che ha promesso.
Lettrice compulsiva e onnivora, per lei la lettura è una necessità. Mamma, moglie, lavoratrice e una delle più apprezzate blogger della Rete. È stata selezionata come Bancarella blogger dagli organizzatori del prestigioso Premio letterario Bancarella, che ogni anno si tiene a Pontremoli (Toscana).